Il termine “Preservation Rhinoplasty” (PR) è stato coniato per la prima volta da Daniel nel 2018 e rappresenta un cambiamento fondamentale nella filosofia della rinoplastica. In alcuni casi, l’indicazione a ridurre e ricostruire può essere sostituita da quella di preservare e rimodellare. Questo approccio innovativo si focalizza sul mantenimento dell’integrità delle strutture del naso per cui, riducendo al minimo il trauma sui tessuti molli e sul framework osseo e cartilagineo, si ridurranno anche l’edema post-operatorio e i tempi di recupero. L’obiettivo fondamentale è sostituire la resezione con la conservazione, l’escissione con la manipolazione e la chirurgia secondaria ricostruttiva con revisioni minime. Nello specifico la PR è composta da tre principi fondamentali: 1) scollamento dei tessuti molli sul piano sottopericondrale e sottoperiostale preservando il complesso dei legamenti; 2) preservazione del dorso nasale senza creare una deformità da open roof; 3) mantenimento del framework delle cartilagini alari ottenendo la definizione della punta utilizzando le suture invece della resezione. Nello specifico, anziché eseguire una dissezione sul piano sotto-SMAS, si procede con una dissezione dei tessuti molli sul piano sottopericondrale e sottoperiostale con conseguente minor trauma e quindi edema limitato e ridotto rimodellamento cicatriziale. Per quanto riguarda il dorso, alcuni autori sostengono l’associazione della resezione di una striscia settale sub-dorsale alta e l’abbassamento della piramide nasale ossea secondo la procedura “let down o push down”. A livello della punta la PR prevede o una tecnica di preservazione completa delle cartilagini alari, cioè senza procedere con alcuna resezione, oppure, se non è possibile questo approccio, una tecnica di “incisione e sovrapposizione”. Lo scopo di questo webinar è quello di enfatizzare le indicazioni / controindicazioni nell’utilizzo della PR o della PR parziale e di mostrare quali sono i principi di questa tecnica allo scopo di ottenere il miglior risultato possibile e la stabilità nel tempo minimizzando gli insuccessi o il rate di re-intervento.